Si riducono i redditi e la capacità di spesa delle famiglie lombarde: martedì 23 aprile verranno presentati i risultati del Report2024 di OVeR
Il Report 2024 di OVeR – Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza si focalizza sull’evoluzione dei redditi e della capacità di spesa dei contribuenti lombardi tra il 2021 e il 2023, analizzando anche l’impatto del significativo incremento dell’inflazione sulla qualità di vita delle famiglie. Utilizzando i dati forniti dal CAF ACLI, lo studio esplora le caratteristiche di vulnerabilità e la resilienza delle diverse categorie di contribuenti, con una particolare attenzione ai fattori socio-economici e territoriali che influenzano la distribuzione dei redditi e delle spese.
In un contesto di crescenti disuguaglianze economiche e sociali, caratterizzato da una rapida inflazione, il ceto medio lombardo si trova ad affrontare sfide senza precedenti nella gestione delle risorse familiari: la nostra ricerca delinea in tal senso un quadro dettagliato dell’impatto di tali dinamiche sulle famiglie lombarde, con un focus particolare sui contribuenti che hanno presentato il Modello 730 tramite i CAF ACLI.
La ricerca si basa infatti sull’analisi di un panel di 307.277 contribuenti, i “fedelissimi” del CAF ACLI nel triennio 2021-3, che rappresentano un terzo del totale dei dischiarativi ACLI in Italia e un decimo circa dei 730 presentati in Lombardia. Il campione comprende prevalentemente individui nati in Italia, con una maggioranza femminile e una concentrazione significativa nelle province di Milano e Brescia. L’analisi si concentra sulle variazioni dei redditi, della capacità di spesa e delle principali voci di spesa dichiarate nel triennio 2021-2023.
I risultati evidenziano una diminuzione dei redditi (calcolati a valore nominale equivalente) tra il 2020 e il 2022, con una riduzione significativa tra 2021 e 2022 dovuta principalmente all’effetto erosivo dell’inflazione. Le categorie più vulnerabili includono le donne, con redditi significativamente inferiori rispetto agli uomini, e i contribuenti nati all’estero, con redditi inferiori del 60% rispetto ai nativi. L’analisi territoriale rivela inoltre disuguaglianze significative tra le province lombarde.
Sul fronte delle spese, si registra un aumento quantitativo marcato delle spese dichiarate, soprattutto per quanto riguarda le spese sanitarie, educative, sportive e per erogazioni liberali. Questo aumento delle spese, unito alla contrazione dei redditi, ha reso particolarmente evidente il diverso impatto sulle capacità di spesa delle famiglie, con le categorie più povere che risentono maggiormente dell’aumento delle spese sanitarie e degli interessi sui mutui.
L’analisi profila dunque un ceto medio lombardo messo sotto pressione da una significativa inflazione, con effetti però differenziati in base alle categorie di contribuenti.
Si potrebbe dire che chi sta meglio, sta un po’ meno bene, mentre chi sta meno bene, sta significativamente peggio.
Associando caratteristiche reddituali a quelle anagrafiche, possiamo definire alcuni profili che ci aiutano in un’analisi ancora più approfondita. Ad esempio, i pensionati e i lavoratori senza figli a carico mostrano una maggiore resilienza grazie a redditi mediamente più alti o a maggiori patrimoni. Al contrario, le famiglie con figli, in particolare quelle con minori di 14 anni, sono le più vulnerabili, col rischio di un ulteriore “scivolamento” della propria condizione economica.
Riassumendo, Il crescente costo della vita in Lombardia, esacerbato dall’inflazione, sta erodendo la capacità di spesa delle famiglie, con significative implicazioni socio-economiche.
Il report di OVeR mette in luce le disparità e le sfide che riguardano la popolazione lombarda, sottolineando la necessità di interventi mirati per sostenere le categorie più vulnerabili e promuovere una distribuzione più equa delle risorse.
Martedì 23 mattina questi e altri risultati saranno presentati ufficialmente a Milano nello Spazio Mosso.
Di seguito il programma.