Rinnovare l’impegno democratico: difendere il bene comune per una società più giusta
Articolo di Martino Troncatti – Presidente Acli Lombardia APS – a cura di Christian Cabello
La cura del bene comune e la partecipazione democratica di ogni cittadino alla vita delle comunità, nel solco tracciato dai padri costituenti, rappresentano un punto fondamentale per lo sviluppo della società civile ad ogni livello. In particolare, in questo periodo storico fortemente segnato dall’emergere di nuove fragilità sociali e crescenti conflittualità, occorre riaffermare con la forza del bene il primato della persona, il sostegno alla famiglia e la difesa dei valori fondamentali della democrazia i quali, ogni giorno, devono trovare espressione nella prossimità agli ultimi e in una testimonianza evangelica concreta verso coloro che stanno vivendo delle difficoltà materiali.
Noi delle Acli quindi, anche alla luce del momento congressuale che stiamo vivendo, siamo chiamati ad agire senza riserve, sforzandoci per attuare concretamente la difesa del bene comune a 360 ° e favorendo uno sviluppo in grado di rispettare i diritti dei più deboli e la nostra “Casa comune” a tutto campo. In altre parole, dobbiamo ripartire da una rinnovata consapevolezza del valore della democrazia da cui, nessuno di noi, può abdicare. In ogni epoca, come testimoniato dai nostri Congressi, abbiamo sempre saputo essere una “palestra di democrazia” e, pertanto, abbiamo il dovere di continuare ad essere attivi in tal senso, con lo sguardo rivolto al futuro e alla risoluzione delle problematiche sociali che attanagliano il nostro tempo attraverso uno sguardo di fraternità.
Spero quindi che, i momenti di confronto democratico che abbiamo vissuto al nostro interno e che ci apprestiamo a compiere nelle prossime settimane, possano donare a noi, ma anche e soprattutto all’intera società civile, una nuova linfa per un rinnovato protagonismo sociale teso al benessere collettivo e alla centralità della persona a cui, in qualità di cristiani, dobbiamo tendere senza riserve.
