Pace, Dignità e Solidarietà: Il Futuro dell’Europa secondo l’esempio di Papa Francesco

Articolo di Martino Troncatti – Presidente Acli Lombardia APS – a cura di Christian Cabello

La pace deve tornare ad essere la forza trainante dell’Europa che, purtroppo, in questo periodo storico, sta vedendo diversi conflitti e tensioni divampare ai propri confini. Da cristiani non possiamo permetterlo e, sull’esempio che i padri fondatori delle istituzioni comunitarie, vogliamo vedere i singoli Stati del Vecchio Continente agire per difendere e tutelare i diritti dei più deboli attraverso una politica improntata all’essere prossimi, come ci ha indicato Papa Francesco nel corso del suo luminoso pontificato. In altre parole, vorremmo che, attraverso una politica europea più vicina agli ultimi, si diano risposte compiute alle nuove emergenze del nostro tempo. Mi riferisco in particolare alla pace, al diritto ad un lavoro più equo e al sostegno a chi è rimasto indietro, come i lavoratori poveri, le famiglie meno abbienti e, last but not least, attraverso una spiccata attenzione all’ambiente finalizzata al contrasto dei cambiamenti climatici.

Serve però che tutti i cittadini e la classe politica europea, nessuno escluso, agiscano con coraggio. Nessuno deve essere lasciato indietro. L’associazionismo cattolico, tra cui noi delle Acli che hanno appena celebrato gli ottant’anni di attività, sull’esempio delle parole pronunciate dal Santo Padre ricevendoci nell’aula Paolo VI, dobbiamo saper “essere voce di una cultura della pace”. Il domani dell’Europa deve obbligatoriamente focalizzarsi su questo: pace, dignità, fraternità e aiuto ai più fragili. Solo così potremo dare ai nostri figli un avvenire migliore.