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MERCOLEDI’ 8 SETTEMBRE GAËL GIRAUD E CARLO PETRINI LANCIANO LA VOLATA DELLA XIV°EDIZIONE DELLA RASSEGNA CULTURALE DELLE ACLI DI BERGAMO.

MERCOLEDI’ 8 SETTEMBRE GAËL GIRAUD E CARLO PETRINI LANCIANO LA VOLATA DELLA XIV°EDIZIONE DELLA RASSEGNA CULTURALE DELLE ACLI DI BERGAMO.

D’AVENIA, CAROFIGLIO, GUALTIERI E MOLTI ALTRI.

BERGAMO. Molte Fedi sotto lo stesso cielo torna in presenza. Dopo l’edizione interamente online dello scorso anno, il pubblico della rassegna tornerà a riempire chiese, teatri e sale conferenze nel pieno rispetto delle normative vigenti. Tutti gli eventi saranno trasmessi anche sul sito, sulla pagina Facebook e sul canale Youtube della rassegna.

Per info e prenotazioni: https://www.moltefedi.it/.

Anche quest’anno l’autunno bergamasco si preannuncia ricco di eventi: oltre ottanta appuntamenti, di cui più di trenta in presenza, che toccano gli ambiti più diversi: dalle narrazioni all’ambiente, dal cinema alla geopolitica, dall’arte alla spiritualità. Mercoledì 8 settembre alle 21.00 ad aprire le danze saranno Gaël Giraud, gesuita, economista e teorico della “transizione ecologica” e Carlo Petrini, gastronomo e fondatore di Slow Food, che dialogheranno nell’Aula Magna dell’Università di Bergamo in un incontro dal titolo “Dopo la pandemia, ripensare lo sviluppo”. Un’ouverture all’insegna della questione ambientale per introdurre la prima novità dell’edizione 2021: la sezione “Cura del mondo”, con tre appuntamenti dedicati interamente all’ecologia.

«Rivivere gran parte della rassegna in presenza con gli adeguati accorgimenti sarà una grande emozione – dichiara Daniele Rocchetti, presidente delle Acli provinciali e ideatore della rassegna -. Aspettavamo questo momento con trepidazione, consapevoli che sarà comunque una sfida difficile. Una sfida radicale che riecheggia soprattutto nel titolo “Diremo io o noi?” scelto per questa XIV° edizione. Si tratta di un verso di Adesso, una poesia scritta da Mariangela Gualtieri per gli amici del monastero di Bose nel marzo scorso. Ci parsa illuminante e profetica rispetto al tempo che stiamo vivendo. Una domanda che nel testo è accompagnata da mille altri interrogativi. Diventeremo cosa? Ma quanto grande il noi? Quanto popolato? 

La poesia di Mariangela Gualtieri non fa altro che portare a galla di nuovo e con una forza inedita alcuni moti dell’animo che si trasformano in invocazioni, in perplessità, in ricerca. Sono le domande consuete, quelle che ci sorgono ogni tanto di fronte al dramma. Ma sono sempre nuove. Il bacino dal quale emergono è sempre terribilmente diverso. Questo è lo spazio che vorremmo abitare. Sarà difficile risolvere l’enigma posto nel titolo. Ma è proprio questo quello in cui non vogliamo cadere. Vogliamo stare nella domanda. Sentendone anche un po’ l’angoscia. Si tratta di una sfida seria. Di una cosa però siamo certi: potremo farlo solo se insieme decideremo di lasciarci stupire.  Saremo guidati in questo itinerario da donne e uomini come noi mendicanti di senso. Da Cristina Cattaneo, a cui consegneremo il Premio Costruttori di ponti, a Gilles Kepel, islamologo, da Agnese Moro e Adriana Faranda a Stefano Mancuso, da grandi giornaliste come Iman Sabbah e Monica Maggioni al teologo Christoph Theobald».

Quest’anno la rassegna delle Acli di Bergamo sarà sostenuta da Intesa Sanpaolo.

«Il sostegno di Intesa Sanpaolo alla quattordicesima edizione di “Molte Fedi sotto lo stesso cielo”, – dichiara Tito Nocentini, direttore regionale Lombardia Nordrientra in un più ampio intervento della banca a favore dello sviluppo culturale di un’intera collettività, nella consapevolezza e convinzione che la crescita ed il benessere di un territorio passano anche attraverso l’arte e la cultura. Ruolo fondamentale assumono a tal proposito l’organizzazione e la pianificazione di iniziative e momenti collettivi di educazione sociale, civile ed economica».

I CIRCOLI DI R-ESISTENZA

Con l’inizio della rassegna si avvia anche l’esperienza dei Circoli di R-esistenza, ovvero gruppi di lettura formati da una dozzina di partecipanti che si ritrovano quattro volte lungo il periodo di Molte fedi per leggere il testo che guida l’edizione. Al centro de “Nel cantiere dell’educare”, scritto appositamente per le Acli provinciali da don Armando Matteo, docente di Teologia Fondamentale all’Urbaniana di Roma e autore di diversi saggi, e Chiara Giaccardi, docente di Sociologia e Antropologia dei Media presso la Cattolica di Milano ci sarà la questione educativa. Durante un evento come la pandemia, i luoghi formativi per eccellenza, come la scuola e la famiglia, hanno conosciuto vuoti, dinamiche e tensioni inaudite. La didattica a distanza e lo smart working hanno aperto tanti interrogativi da affrontare a cui il libro cerca di dare ascolto.

Per informazioni o se si è interessati a creare nuovi circoli scrivere a circolidiresistenza@gmail.com

 

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