L’essenza della democrazia
Articolo di Bruno Di Giacomo Russo – Segretario di Presidenza con delega ai temi del Welfare, Salute, Cura e contrasto alla povertà, alla Formazione, al Volontariato, alle Politiche familiari – ripreso da INTERRIS.IT a cura di Christian Cabello
La parola democrazia deriva dal greco δημοκρατία, parola composta da δῆμος ovvero “popolo” e -κρατία “-crazia”. Fin dall’antichità, indica una particolare forma di governo che trova la sua legittimità nella sovranità popolare, compiuta attraverso le rappresentanze elettive, con l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini la partecipazione, in base al principio di uguaglianza, all’esercizio dei pubblici poteri. In particolare, il mutamento storico del principio democratico è avvenuto attraverso una progressiva evoluzione della disciplina delle libertà, verificatesi soprattutto nell’epoca di passaggio dal liberalismo ottocentesco allo Stato sociale, in seguito al crollo dei regimi autoritari.
In Italia, dopo la fine della Seconda guerra mondiale e delle grandi sofferenze che umane, morali e materiali che essa ha portato con sé, i partiti politici, all’insegna del confronto reciproco connotato da profondo spirito democratico, tra il 25 giugno 1946 e il 31 gennaio 1948, si sono riuniti nell’Assemblea Costituente, ovvero l’organo legislativo elettivo preposto alla stesura di una Costituzione per la neonata Repubblica, che ha dato i natali alla Costituzione della Repubblica. Quest’ultima racchiude in sé l’identità civile, etico–sociale, economica e politica del nostro Paese, nel senso che rappresenta la nostra “carta di identità”.
La Costituzione italiana, quindi, rappresenta una svolta decisiva per la nozione dei diritti di libertà in qualità di diritti positivi, ossia come strumenti per realizzare un’effettiva partecipazione di tutti cittadini indipendentemente dalle loro condizioni economiche e sociali. Tutto ciò, in un periodo profondamente segnato dall’emergere di nuove fragilità sociali, deve costituire un faro per garantire sempre il principio dell’eguaglianza sostanziale attraverso l’impegno della Repubblica al raggiungimento dell’equità e della giustizia sociale. Il loro perseguimento rappresenta il significato più profondo e l’attuazione concreta della parola democrazia, un baluardo imprescindibile per la valorizzazione delle persone e per lo sviluppo positivo di ogni società.