Le radici di pace delle Nazioni Unite
Articolo di Martino Troncatti – Presidente Acli Lombardia APS
Ad oggi, fanno parte delle Nazioni Unite ben 193 Paesi. La fondazione dell’Onu ha radici lontane e risale al 24 ottobre 1945, ovvero pochi mesi dopo la fine della Seconda guerra mondiale quando è entrata in vigore la Carta delle Nazioni Unite che, dal successivo 1° gennaio 1946, ha sancito ufficialmente l’inizio di questa istituzione, la quale è la più importante ed estesa organizzazione intergovernativa, nata con l’obiettivo di “salvare le future generazioni dal flagello della guerra” e “riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo”. Questi principi, in un contesto internazionale fortemente segnato dall’emergere di nuove tensioni e conflitti, rappresentano ancora di più un imperativo morale improrogabile dal quale, nessuno di noi, può abdicare.
Il ruolo delle Nazioni Unite quindi, ad oggi, deve essere ancora più improntato alla risoluzione e alla pacificazione dei conflitti fratricidi che, in misura sempre maggiore, stanno lambendo la nostra “Casa Comune”. Alla luce di ciò, in qualità di cristiani, siamo chiamati ad allontanare lo spettro della guerra attraverso il perseguimento di esempi concreti di fraternità da mettere in campo ad ogni latitudine. Il mio pensiero corre a Papa Francesco che, pochi mesi fa, ci ha ricordato che “la pace è artigianale. Non la costruiscono solo i potenti “con le loro scelte e i loro trattati internazionali, che restano scelte politiche quanto mai importanti e urgenti”. La pace la costruiamo anche noi, “nelle nostre case, in famiglia, tra vicini di casa, nei luoghi dove lavoriamo, nei quartieri dove abitiamo”. Quindi, tutti noi, applicando questo bellissimo insegnamento, dobbiamo far sì che, la pace e la diplomazia, possano trionfare sempre, dimostrando che, la Carta delle Nazioni Unite, di cui oggi stiamo vivendo l’anniversario, è ancora attuale e fonte di ispirazione universale. Lo dobbiamo ai nostri figli.