Le nuove sfide globali che deve affrontare l’Europa

Articolo di Bruno Di Giacomo Russo – componente di Presidenza Acli Lombardia APS con delega ai temi dell’educazione e formazione, riforme – ripreso da INTERRIS.IT a cura di Christian Cabello
Educare al bene comune e alla fraternità rappresenta un principio fondamentale per la costruzione di una società giusta e solidale. L’esempio di Alcide De Gasperi, statista e padre fondatore dell’Europa comunitaria, incarna perfettamente questo ideale, poiché la sua visione politica e la sua azione furono sempre orientate alla promozione della pace e della solidarietà tra le Nazioni. De Gasperi credeva fermamente che solo attraverso l’unione dei popoli europei, superando le divisioni e le rivalità storiche, sarebbe stato possibile garantire un futuro di stabilità, prosperità e giustizia per le generazioni future. Lo statista trentino, dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu uno dei protagonisti del processo di ricostruzione dell’Italia e dell’Europa. Consapevole delle tragedie che avevano segnato il conflitto, egli lavorò instancabilmente per promuovere una visione di Europa basata sul dialogo e sulla collaborazione, senza se e senza ma. Il suo impegno fu determinante per la creazione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio nel 1951, uno dei primi passi verso l’integrazione europea. La CECA mirava a mettere sotto controllo comune le risorse strategiche dell’industria, garantendo che nessun paese europeo potesse più utilizzare tali risorse per scopi bellici, ma solo per la crescita e il benessere collettivo.
L’approccio di De Gasperi si basava sul concetto di fraternità tra i popoli, ovvero la consapevolezza che la solidarietà e la cooperazione erano la chiave per superare i conflitti e costruire un futuro di pace. Egli vedeva l’Europa come una “comunità di destino“, dove ogni nazione avrebbe dovuto contribuire al bene comune, mettendo da parte interessi particolari e privilegi nazionali per favorire il progresso collettivo. Questo concetto di unione solidale si riflette nei principi fondanti dell’Unione Europea, che, pur nelle difficoltà e nelle sfide, continuano a promuovere una cooperazione basata su valori condivisi di pace, democrazia e rispetto reciproco.
L’esempio di De Gasperi, quindi, anche e soprattutto oggi, è più che mai attuale: l’Europa affronta nuove sfide globali, come i dazi, la crisi migratoria, le disuguaglianze economiche e la crescente polarizzazione politica. Educare al bene comune e alla fraternità, come ci ha insegnato lo statista trentino, significa lavorare costantemente per una convivenza pacifica e prospera tra le diverse culture e nazioni, valorizzando le diversità e costruendo insieme un futuro migliore, senza alcuna esitazione e valorizzando il principio di fraternità a tutto campo.