La Democrazia nelle Acli: Una Sfida per la Fraternità e il Bene Comune
Articolo di Martino Troncatti – Presidente Acli Lombardia APS – a cura di Christian Cabello
La democrazia, all’interno delle diverse articolazioni della società civile, tra cui l’associazionismo cattolico, assume una valenza importantissima per la promozione della fraternità 360 gradi. In particolare, all’interno delle Acli, fin dalla loro fondazione, il più alto livello di partecipazione democratica, finalizzato al tracciamento delle linee di impegno sociale in prospettiva futura, si ha durante la stagione congressuale. Essa rappresenta, senza se e senza ma, una sfida imprescindibile per l’accrescimento del bene comune e per l’aiuto a coloro che stanno attraversando un momento di difficoltà. La presenza Aclista sui territori, da ottant’anni a questa parte, è sinonimo di prossimità alle comunità, affermazione della centralità delle persone, delle loro libertà ed è il loro valore.
Le fragilità emergenti e la crescente conflittualità del nostro tempo, ci richiamano ad una maggiore responsabilità. Dobbiamo realizzare azioni reali e concrete in grado di dare risposte celeri alle divisioni sociali E al bisogno di essere comunità sempre più presente in ogni territorio, dai capoluoghi di provincia alle aree più rurali della nostra regione. Siamo chiamati, senza se e senza ma, ognuno per i rispettivi ruoli e competenze, a contribuire alla realizzazione di una società più giusta e umana. Papa Francesco, accogliendoci per l’anniversario della nostra fondazione, ci ha richiamato ad essere “voce di una cultura di pace e vicini alla gente con lo stile di Gesù”. Questo deve essere il nostro obiettivo e, nella fase congressuale, attraverso un dialogo democratico, trasparente e fraterno poggiato sulla fraternità, dobbiamo impegnarci per realizzarlo. Così facendo, porremo le basi di un futuro più giusto in cui, ogni persona, potrà sentirsi accolta e ascoltata.