Jamais plus la guerre, jamais plus la guerre! le ACLI lombarde vicine al popolo ucraino
Erano i primi giorni del mese di ottobre, correva l’anno 1965.
Mentre il Concilio Vaticano II era ormai giunto all’ultima sessione, negli Stati Uniti, di fronte ai rappresentanti di 117 governi, a uno folto gruppo di osservatori e milioni di spettatori che seguivano l’incontro in diretta televisiva, Papa Paolo VI, nel Palazzo di Vetro dell’ONU tuonava:
jamais plus les uns contre les autres, jamais, plus jamais!
(non gli uni contro gli altri, non più, non mai!)
e ancora
[…] le sang de millions d’hommes, que des souffrances inouïes et innombrables, que d’inutiles massacres et d’épouvantables ruines sanctionnent le pacte qui vous unit, en un serment qui doit changer l’histoire future du monde: jamais plus la guerre, jamais plus la guerre! C’est la paix, la paix, qui doit guider le destin des peuples et de toute l’humanité!
[…] il sangue di milioni di uomini e innumerevoli e inaudite sofferenze, inutili stragi e formidabili rovine sanciscono il patto che vi unisce, con un giuramento che deve cambiare la storia futura del mondo: non più la guerra, non più la guerra! La pace, la pace deve guidare le sorti dei Popoli e dell’intera umanità!
I fatti di questi giorni e le tensioni internazionali legate alla questione Ucraina non fanno che richiamarci alla memoria proprio quelle parole, ci spingono a sollecitare l’esercizio della responsabilità di chi ha ruoli di governo e di mediazione internazionale affinché operi per la pace.
Le ACLI, a livello lombardo e nazionale, promuovono una serie di incontri per comprendere meglio quanto sta accadendo, così da restituire un’informazione più corretta e approfondita che consenta di maturare senso critico e di comprendere a fondo ciò che sta accadendo e quali siano le cause che hanno generato le attuali tensioni. Facciamoci costruttori di pace e auspichiamo si percorrano vie di mediazione e dialogo per evitare che il territorio europeo torni ad essere scenario di guerra e scontro.
QUI l’appello delle ACLI nazionali e la manifestazione di sostegno al popolo ucraino.