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Il valore dell’economia circolare

Il valore dell’economia circolare

Articolo di Martino Troncatti – Presidente Acli Lombardia APS – ripreso da INTERRIS.IT a cura di Christian Cabello

Il termine “economia circolare” definisce un modello di produzione e di consumo, il quale ha come obiettivo la sostenibilità ambientale e sociale insieme ad una estensione del ciclo di vita dei prodotti. Quest’ultima, in particolare, intende diminuire la produzione dei rifiuti in quanto, una volta che determinati oggetti hanno terminato la propria funzione, verranno reintrodotti nel ciclo economico i materiali da cui sono composti, generando così un valore nuovo sia per l’economia che per la società a 360 gradi. In particolare, focalizzandoci sul territorio dell’Unione Europea, in cui ogni anno vengono prodotte oltre due miliardi e mezzo di tonnellate di rifiuti, questo nuovo modello di consumo, ha una valenza fondamentale per preservare la nostra “Casa comune” e incentivare una conversione green alla portata di tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro condizioni economiche e con un’attenzione particolare a coloro che versano in condizioni di fragilità.

Il periodo storico che stiamo vivendo è molto complicato. Le conseguenze sociali ed economiche dei cambiamenti climatici si stanno facendo sentire in tutta la loro gravità e urgenza, pertanto, alla luce di ciò, dobbiamo adottare con celerità un nuovo modello economico che metta al centro la sostenibilità delle risorse e la tutela delle persone. Questi motivi devono indurre ognuno di noi, nella rispettiva quotidianità, a fare proprio l’approccio delle tre R, ovvero ridurre, riusare, riciclare, posto alla base dell’economia circolare, per migliorare la vita di tutti e soprattutto, guardando alle giovani generazioni.

Papa Francesco, più volte, ha esortato tutti noi, ad avere cura della Terra in cui viviamo. Nell’enciclica Laudato Sì e nell’esortazione apostolica Laudate Deum ha sottolineato che, la mano dell’uomo, sta progressivamente modificando l’ambiente e depauperando le risorse ma, quest’ultimo, attraverso azioni concrete e dettate dalla consapevolezza, può salvare il nostro pianeta e coloro che lo abitano. In qualità di cristiani, abbiamo il dovere morale di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, iniziando dai piccoli gesti di ogni giorno e dalle nostre famiglie. Non possiamo mettere a rischio il futuro dell’umanità per meri fattori economici. Le risorse naturali, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, devono essere tutelate. Dobbiamo sempre ricordare che, la natura, è un bene di tutti e quindi, dobbiamo farne tesoro attraverso una fruizione virtuosa e fraterna. Facciamolo per i nostri figli e tutti quelli che verranno dopo di noi, senza se e senza ma.

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