Il lavoro: elemento primario nella vita sociale di ogni cittadino
Articolo di Martino Troncatti – Presidente Acli Lombardia APS – ripreso da INTERRIS.IT a cura di Christian Cabello
Il lavoro costituisce un elemento primario nella vita sociale di ogni cittadino. È però importante che, lo stesso, ad ogni latitudine, sia fondato sulla tutela dei diritti e la garanzia del rispetto dei doveri, sulla salvaguardia dell’interesse individuale, sulla promozione dell’interesse collettivo e sulla capacità di elevare il livello di benessere globale di ogni individuo. Il lavoro, quindi, deve concorrere in maniera determinante alla crescita di ogni persona, valorizzando le sue inclinazioni, preservando le rispettive esigenze familiari e garantendo il diritto ad una quotidianità dignitosa. Sulla base di questi valori, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, ossia l’agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella tutela della giustizia sociale e dei diritti umani, ha introdotto la Giornata Mondiale del lavoro dignitoso.
In questo momento abbiamo il dovere di riflettere: nelle aree più povere del mondo, il 50% dei lavoratori, è pagata meno di due dollari l’ora e, oltre a ciò, non vi sono forme di protezione sociale o garanzie occupazionali. Inoltre, il cosiddetto “lavoro povero”, sta lambendo fasce sempre più estese della popolazione anche in Italia e, di fronte a questo arretramento dei diritti, nessuno di noi può voltarsi dall’altra parte. Papa Francesco, in più occasioni, ci ha ricordato che, il lavoro, è un elemento “essenziale per la dignità umana” pertanto, la società civile nella sua interezza, deve adoperarsi affinché, lo stesso, sia sempre la base una maggiore uguaglianza, giustizia sociale e pace globale. Lo dobbiamo ai nostri figli.