Il digitale come diritto, non privilegio: la sfida degli sportelli Acli Lombardia

Articolo di Davide Finazzi – coordinatore delle attività degli sportelli di assistenza informatica di Acli Lombardia – ripreso da INTERRIS.IT a cura di Christian Cabello
L’accesso alle tecnologie digitali, in un mondo sempre più interconnesso, è un diritto fondamentale per ogni cittadino. Basti pensare che, con l’evoluzione in atto, molte delle attività quotidiane, dalla comunicazione alle operazioni bancarie, sono sempre più digitalizzate. Tuttavia, molte persone, si trovano a dover affrontare barriere nell’accesso e nell’uso di dispositivi e strumenti digitali. Quindi, promuovere l’alfabetizzazione digitale tra la popolazione in difficoltà, non solo facilita l’adattamento alle nuove tecnologie, ma offre anche nuove opportunità per migliorare la qualità della vita. Interris.it, in merito a questo tema, ha intervistato il dott. Davide Finazzi, coordinatore delle attività degli sportelli digitali di Acli Lombardia.
L’intervista
Dottor Finazzi, viviamo in un tempo connotato da grandi cambiamenti. Che valore assume in quest’ambito l’alfabetizzazione in ambito informatico e tecnologico?
“L’alfabetizzazione in ambito informatico e tecnologico assume un grande significato in termini di emancipazione dei cittadini e di esigibilità dei diritti. La pubblica amministrazione e, più in generale, la società civile, in misura sempre maggiore, stanno evolvendo attraverso un incremento dell’utilizzo delle nuove tecnologie, le quali impattano sulle vite di tutti noi. Ciò richiede di farsi trovare preparati e, di conseguenza, essere in grado di utilizzare con consapevolezza questi strumenti in modo da non subirli. A tal proposito, una fascia di popolazione che soffre molto questi cambiamenti, è rappresentata dai pensionati over 65, i quali si ritrovano a passare da un mondo che si basava esclusivamente sul cartaceo e sugli sportelli fisici, al dover interagire tramite strumenti nuovi che non avevano mai utilizzato: questo fa sì che si trovino in grandi difficoltà. Quindi, capire come funzionano queste tecnologie, li aiuta ad essere protagonisti del cambiamento invece che spettatori o addirittura, nei casi più gravi, ad essere marginalizzati.”
Quali sono le peculiarità degli sportelli di assistenza informatica dalle Acli Lombardia?
“La peculiarità che mettiamo in campo è l’ascolto, fatto con competenza, disponibilità e pazienza. Gli sportelli di assistenza informatica delle Acli Lombardia non hanno un limite a quante volte si può accedere: accogliamo tutti coloro che ne hanno bisogno e li accompagniamo nella formulazione delle richieste necessarie, come ad esempio quella per il bonus sociale, li supportiamo nell’attivazione dell’identità digitale e nella creazione di una casella di posta elettronica. Se dovessero emergere richieste più complicate, gli operatori volontari dello sportello si informano e orientano la persona in modo che possano trovare tutte le risposte di cui hanno bisogno.”
Il prossimo 27 aprile, Carlo Acutis, verrà proclamato Santo: egli diffondeva il Vangelo attraverso il web. Alla luce del suo esempio, come si coniuga il cristianesimo sociale alla base delle Acli con l’uso delle nuove tecnologie?
“Carlo Acutis ci dona un esempio straordinario. Le nuove tecnologie sono una grande opportunità per il cristianesimo sociale, da cui non bisogna fuggire né subire passivamente, ma cercare di utilizzarle al meglio per aiutare il nostro prossimo in difficoltà e, allo stesso tempo, fare tutto il possibile per evitare una visione acritica di questi strumenti. Il loro utilizzo, ad esempio, mette le persone in condizione di esigere i loro diritti e migliorare la loro qualità della vita: penso ad esempio a coloro che imparano a usare la e-mail o a fare delle videochiamate. La chiave è la consapevolezza nell’utilizzo delle nuove tecnologie, al fine di trarne il meglio nonché consentire il miglioramento globale delle condizioni di vita e delle opportunità di ogni persona che vive nelle nostre comunità.”