Corte dei Conti su Case della comunità Regione Lombardia
Articolo di Martino Troncatti – Presidente Acli Lombardia APS
I dati della Corte dei Conti sulla scarsa operatività delle Case di Comunità in Lombardia sono un segnale d’allarme che non possiamo ignorare. Queste strutture, pensate per integrare in un unico luogo la medicina di base e i servizi sociali, dovrebbero essere il primo punto di riferimento per i cittadini, soprattutto per le persone più fragili. Tuttavia, l’assenza di medici di medicina generale e pediatri compromette la loro funzione principale, disattendendo le aspettative delle comunità locali.
È inaccettabile che molte Case di Comunità funzionino solo poche ore al giorno o siano prive delle figure professionali essenziali. Questa situazione penalizza soprattutto le periferie e le aree interne, già carenti di presidi sanitari adeguati.
Il problema non è soltanto economico, ma riguarda la necessità di un forte recupero del ruolo di guida pubblica nella sanità territoriale. Serve un cambio di passo deciso da parte del governo regionale, con scelte coraggiose che rimettano il pubblico al centro e restituiscano dignità alla sanità territoriale.
Investire sulle Case di Comunità significa garantire non solo risorse economiche adeguate, ma anche un coordinamento strategico efficace, con assunzioni mirate e interventi concreti per migliorare i servizi di prossimità. Queste strutture devono diventare un pilastro fondamentale per il benessere dei cittadini lombardi, offrendo un’assistenza vicina e realmente in grado di rispondere ai bisogni delle persone.
È tempo di mettere i cittadini al centro, superando una gestione emergenziale e costruendo una sanità pubblica forte, radicata nei territori e capace di rispondere alle sfide presenti e future.