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Le ACLI lombarde in lutto per l’amico Pierangelo Torricelli

Le ACLI lombarde in lutto per l’amico Pierangelo Torricelli

Comunichiamo che ieri 10 maggio 2023 ci ha lasciato il nostro amico Pierangelo.

Insieme alle Acli di Como e al Circolo di Arosio abbiamo pubblicato questo breve ricordo:

Ciao Piero,
resterai sempre nei nostri cuori quale testimone dei valori aclisti.
Ti ricorderemo per l’assidue impegno, lo spirito critico, la fedeltà al Vangelo, la particolare sensibilità verso le tematiche sociali, della pace e dell’ecumenismo.
Gli amici delle ACLI Provinciali di COMO, del Circolo di Arosio e delle ACLI Lombardia si stringono al dolore della famiglia con un abbraccio di vicinanza esprimendo sentite condoglianze.

Como, 11 maggio 2023

Hanno inoltre lasciato un pensiero per Piero anche alcune delle persone che hanno lavorato a fianco e a lungo con lui.

Ci ha lasciato una persona seria, umile, profondamente cristiana e nello stesso tempo profondamente laica, aperta al dialogo ed al confronto. Un amante della pace, quella vera, fatta di ascolto, di visione ed aperta al futuro. Lo ricordiamo come un aclista impegnato prima nel suo circolo e nella sua comunità e poi come dirigente provinciale. Piero ci mancherà per la sua semplicità e la sua voglia di essere sempre vicino agli ultimi.

Francesco Fragolino

Ho avuto modo di conoscere Piero Torricelli negli anni  di condivisione delle diverse iniziative promosse dalla Commissione internazionale delle Acli regionali lombarde.
Mi ha sempre colpito la sua serenità e pacatezza, trasmesse da uno  sguardo sorridente, capace di mettere a proprio agio le persone, di darle fiducia, di incoraggiarle, non facendo mai venir meno il suo sostegno.
La sua lunga frequentazione e amicizia con la  Fraternità Sretenie di Mosca, della Chiesa ortodossa, ha permesso a molti aclisti, e non aclisti, di vivere squarci di esperienze concrete di ecumenismo.
I  molteplici e ripetuti incontri con quella Fraternità, presso  le Acli di Arosio, quelle milanesi, quelle lombarde, lo scambio di visite degli aclisti in Russia e dei loro rappresentanti agli incontri di Motta di Campodolcino,  hanno insegnato a praticare un ascolto reciproco,  lo sforzo di comprensione  tra realtà e esperienze  molto diverse, non solo per la lingua, ma anche  per la cultura e la visione delle cose.  Comprensione non sempre facile, irta di difficoltà come quelle che sperimentiamo in questi lunghi mesi della guerra tra Russia e Ucraina.
Grazie anche al suo impegno è stata possibile la pubblicazione del libro “Vie di santità senza confini – I nostri Maestri”, frutto dell’intuizione di Alessandro Colombo.
Un testo che già nel suo titolo propone un obbiettivo profetico: il superamento di confini.  Un obiettivo che sembra impossibile oggi,  tutti intenti ad andare controcorrente  a ricostruire muri.
Il volume raccoglie esperienze di maestri cristiani, ortodossi e cattolici, ponendole come pietre angolari sulle quali costruire il futuro, non solo della Chiesa  ma  dell’umanità,  un futuro del quale Piero si sentiva portavoce e del quale, con la sua testimonianza,  è stato anche un po’ interprete.  Grazie Piero.

Ruffino Selmi

Ci ha lasciato una persona per bene, un aclista autentico, un amico prezioso che ha saputo coniugare fede, passione e impegno sociale. Il suo sorriso aperto e cordiale era il suo biglietto da visita. Un sorriso per tutti, in particolare per chi era più in difficoltà.
Medico professionalmente competente, uomo della sanità di frontiera, ha dedicato alla tutela del lavoro anche la sua professione. Quante volte ha interrotto un incontro perché veniva chiamato per un infortunio sul lavoro? Correva a vedere, a curare, a capire come fare perché non succedesse ancora.
La stessa cura, lo stesso ardore, lo poneva nella Fede, quella autentica. Pioniere del dialogo ecumenico e capace di coinvolgere e sollecitare tanti cristiani tiepidi. Chi ha avuto la fortuna di fare con lui un viaggio in Russia ne serberà il ricordo per sempre.
Fino all’ultimo lucido e con una serenità di animo che lasciava increduli e commossi, consapevoli di avere avuto il privilegio della sua amicizia preziosa.
“Piero ti sei proprio lasciato plasmare dal Signore. Hai lasciato traccia. Grazie!”
Ci manca già.

Luisa Seveso

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